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Roma, l’Oipa chiede l’introduzione di un “patentino speciale” per gestire alcune razze di cani

Roma, l’Oipa chiede l’introduzione di un “patentino speciale” per gestire alcune razze di cani

“Molti sono i cani che vengono abbandonati in strutture pubbliche e private, nella migliore delle ipotesi, solo perché i proprietari si sono rivelati incapaci di saperli educare e condurre”

Roma, 18 aprile 2024 – Per evitare abbandoni derivanti dall’incapacità di gestire particolari razze o simil-razze di cani, l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) chiede al Campidoglio d’introdurre un regolamento che preveda il rilascio di un “Patentino cane speciale”, dopo il superamento di un corso, come già avviene, per esempio, nel Comune di Milano.

Molti sono i cani che vengono abbandonati in strutture pubbliche e private, nella migliore delle ipotesi, solo perché i proprietari si sono rivelati incapaci di saperli educare e condurre. E quando finiscono nei già strapieni canili municipali, senza considerare il dolore degli animali abbandonati, causano anche un danno erariale” dice l’Oipa.

L’Oipa nei giorni scorsi si è confrontata sulla proposta con il responsabile sanitario del canile Muratella, Giuseppe Cariola, che si è detto disponibile a organizzare e gestire il corso per il “patentino” la cui introduzione spetta però a Roma Capitale. L’istanza è stata inviata all’assessore all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, al consigliere delegato alla tutela degli animali della Città Metropolitana, Rocco Ferraro, alla responsabile della Direzione Benessere animali, Maria Teresa Orlando, e al presidente della Commissione capitolina Ambiente, Giammarco Palmieri.

Il patentino potrebbe prevenire incidenti, anche gravi, e impedirebbe a soggetti non in grado di gestire i cosiddetti “cani impegnativi” di rappresentare un pericolo per la pubblica incolumità e di andare incontro a cause legali per danno, o peggio, come si è potuto leggere anche nelle recenti cronache.

L’Oipa attende ora una risposta dai responsabili di Roma Capitale e resta a disposizione per ulteriori chiarimenti e per il supporto a una tale realizzazione suggerendo l’istituzione di un tavolo tecnico propedeutico all’introduzione di uno strumento che garantirebbe tanto il benessere del cane e della sua famiglia, quanto la sicurezza pubblica.

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