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Giornata Mondiale della salute mentale 2022: come nasce e perché si celebra il 10 ottobre

Giornata Mondiale della salute mentale 2022: come nasce e perché si celebra il 10 ottobre

Il 10 ottobre di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale della salute mentale, (World Mental Health Day) istituita alla Federazione mondiale per la salute mentale (Wfmh) nel 1992 . La giornata nasce per sensibilizzare le persone riguardo al benessere psicologico ed emotivo. La Giornata Mondiale della salute mentale è supportata dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) tramite campagne e attività che promuovano la conoscenza delle tematiche connesse alla salute mentale.

Rapporto sulla salute mentale del Ministero della Salute

Il Rapporto sulla salute mentale rappresenta un’analisi a livello nazionale dei dati rilevati attraverso il Sistema informativo per la salute mentale (SISM). La rilevazione, istituita dal decreto del Ministro della salute del 15 ottobre 2010, costituisce a livello nazionale la più ricca fonte di informazioni inerenti gli interventi sanitari e socio-sanitari dell’assistenza rivolta a persone adulte con problemi psichiatrici e alle loro famiglie.

L’utenza

Gli utenti psichiatrici assistiti dai servizi specialistici nel corso del 2020 ammontano a 728.338 unità con tassi standardizzati che vanno da 90,3 per 10.000 abitanti adulti in Sardegna fino a 195,4 nella regione Umbria (valore totale Italia 143,4). Gli utenti sono di sesso femminile nel 53,6% dei casi, mentre la composizione per età riflette l’invecchiamento della popolazione generale, con un’ampia percentuale di pazienti al di sopra dei 45 anni (69,0%). In entrambi i sessi risultano meno numerosi i pazienti al di sotto dei 25 anni mentre la più alta concentrazione si ha nelle classi 45-54 anni e 55-64 anni (46,8% in entrambi i sessi); le femmine presentano, rispetto ai maschi, una percentuale più elevata nella classe > 75 anni (6,7% nei maschi e 10,7% nelle femmine). Nel 2020 i pazienti che sono entrati in contatto per la prima volta durante l’anno (utenti al primo contatto) con i Dipartimenti di Salute Mentale ammontano a 253.164 unità di cui il 91,8% ha avuto un contatto con i servizi per la prima volta nella vita (first ever pari a 232.376 unità).

Le patologie

I tassi degli utenti trattati per gruppo diagnostico si evidenziano importanti differenze legate al genere. I tassi relativi ai disturbi schizofrenici, ai disturbi di personalità, ai disturbi da abuso di sostanze e al ritardo mentale sono maggiori nel sesso maschile rispetto a quello femminile, mentre l’opposto avviene per i disturbi affettivi, nevrotici e depressivi. In particolare per la depressione il tasso degli utenti di sesso femminile è quasi doppio rispetto a quello del sesso maschile (24,2 per 10.000 abitanti nei maschi e 40,4 per 10.000 abitanti nelle femmine).

(Rapporto sulla salute mentale – Fonte: www.salute.gov.it)

Latina Bene Comune: “Sanità ed accessibilità devono andare di pari passo”

“La salute mentale è salute alla stessa stregua di quella fisica. Sempre bene ricordarlo, oggi specialmente”. Il commento di Latina Bene Comune, che arriva in occasione della Giornata Mondiale della salute mentale, fotografa una situazione allarmante, specialmente tra i giovani, per quanto concerne la salute mentale. Secondo quanto riportato nel report BES (Benessere Equo e Sostenibile) la percentuale di adolescenti insoddisfatti è raddoppiata, nel 2022, rispetto a due anni fa. Secondo l’ISTAT sono circa 220 mila gli adolescenti, tra i 14 ed i 19 anni, che vivono in una condizione di scarso benessere psicologico. Dati che risentono, evidentemente, degli anni di pandemia in cui ragazzi e ragazze hanno dovuto attuare un taglio drastico alle loro relazioni amicali e sociali.

Valeria Campagna, Floriana Coletta ed Elettra Ortu La Barbera dichiarano: “Sanità ed accessibilità devono andare di pari passo. La proposta dello psicologo di base, che abbiamo votato in Consiglio Comunale con una mozione nata su impulso di Latina Bene Comune, va proprio in questa direzione: quella di una sanità universalistica, che garantisca cura a prevenzione a tutte e tutti. In termini di salute mentale, nel caso specifico. Un aspetto – spiegano – che abbiamo sempre preso sul serio come si evince, tra le altre cose, dal fatto che l’ex Sindaco Damiano Coletta, responsabile salute per ALI, lo ha portato all’attenzione del Ministro della Salute Speranza. La filiera istituzionale che è stata costruita, negli anni, è molto importante”.

“Quello dello psicologo di base – concludono – è uno strumento non più rinviabile che favorirà l’intercettamento di un bisogno sempre più diffuso: rimettere al centro le tante persone che non possono aver accesso alle cure private. Auspichiamo, dunque, che alla luce dell’indirizzo politico già tratteggiato dalla mozione, si possa perseguire la strada che va verso l’istituzione di questa figura. Un auspicio che rivolgiamo anche alla regione, nella speranza che si vada verso un ulteriore intervento decisivo. Il progetto dello psicologo di base deve andare avanti, tanto a livello locale quanto regionale”.

(Il Faro online)
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