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Follis: il ristorante di Fiumicino che unisce tradizione e innovazione gastronomica

Follis: il ristorante di Fiumicino che unisce tradizione e innovazione gastronomica

Fiumicino – Follis è il ristorante di Fiumicino che sta facendo parlare di sé grazie al suo concept innovativo e alla cucina di qualità che offre. Con il suo design curato nei minimi dettagli, il ristorante ha due anime – “Living” e “Slowly” – che rappresentano la tradizione e l’innovazione gastronomica. Il progetto, ambizioso e originale, è stato ideato da tre soci: Mattia Molica, Francesco Matteucci e Marco Tosti. La comunicazione del progetto è stata affidata ad ADland srl, che ha curato anche la brand identity, il naming, il marchio, il format e il concept strategico di comunicazione. Il tutto si traduce in un messaggio chiaro: “Follis: uno chef, Due anime”.

Un’esperienza culinaria unica

Il locale, curato interamente da Franco Costa, titolare della Costa Group, è di 600 metri quadrati e offre uno spazio di design art decò che si insinua tra gli spazi interni e quelli esterni del piccolo patio oltre a quelli su strada. Le sfumature oro incontrano i toni caldi color terra bruciata.

Il ristorante, situato sulla riva del Tevere vicino alla foce, è diviso in due anime: “Living” e “Slowly”. Il primo menù rappresenta la tradizione della cucina italiana locale, mentre il secondo è quello gourmet con sfumature internazionali e innovazioni gastronomiche. Il banco di miscelazione d’élite si trova al centro dell’area “Living”. Il design, i menù, la carta dei vini e degli champagne, tutto da Follis illumina e tocca l’anima degli appassionati di cucina.

L’anima della cucina di Follis è quella dell‘Executive Chef Daniel Celso e della sua brigata. Le sue origini sono un mix tra Sicilia, Sardegna e Toscana, una fusione di sapori e di tradizioni che si rispecchia nella cucina del ristorante grazie alle esperienze di cucina tradizionale ha virato poi per una cucina più ricercata affiancando dapprima Cristina Bowerman e poi Lele Usai. Dopodiché l’esperienza da Con.tro dove ha toccato con mano il concetto di bistrot contemporaneo, un progetto che poi lo ha portato fino a Fiumicino dove ha potuto finalmente fondere le sue due anime così distanti. La sua firma in cucina viene interpretata quotidianamente dalle mani di ben 12 cuochi, tutti under 30, e dai 2 Sous Chef: Gianluca Cossettini per il Living e Federico Spalluto per lo Slowly. La squadra si completa poi con le due pasticcere, Eleonora Ciletti e Alice Fiore. Una brigata imponente seguita dal Restaurant Manager, Mauro Di Vilio.

Living Follis

L’ingresso principale è anche l’accesso diretto al Follis by Living, uno spazio in cui il tempo scorre veloce e la proposta della cucina è in versione “smart”. Piatti semplici ed immediati che arrivano direttamente dal mare: crudi, sauté di cozze, spaghetti alle vongole, fritture di pesce, grigliate del pescato del giorno, mazzancolle alla catalana, insalata di mare. I piatti del giorno sono essenzialmente di mare e qualche proposta di terra per soddisfare tutti i palati. I dolci sono al bicchiere: tiramisù, cheesecake, gelato al limone e gelato stecco.

Una cucina in cui si gusta il tempo delle tradizioni senza perdere tempo, ideale per un lunch break. Ad accompagnare i piatti della cucina di chef Celso ci pensano gli squisiti cocktail del bar che si prende la scena nella zona living con un imponente bancone. Un modo per degustare i signature drink anche in abbinamento ai piatti da assaggiare direttamente al bancone grazie agli eleganti sgabelli che circondano il punto mixology. La Bar Manager Samantha Parente, coadiuvata da 4 barman e barlady, è un volto familiare nella squadra Follis grazie alla collaborazione decennale con Con.tro. La drink list è composta da 12 cocktail di cui 2 analcolici e si suddivide in 5 categorie, tutte ispirate all’amore e alle sue fasi: Chimica – Desiderio – Passione – Seduzione – Orgasmo.

Drink audaci nei sapori e nell’idea, da poter provare in entrambe le zone con solo una lieve differente starter price. Così come i drink anche le scelte enologiche si riflettono in entrambe le anime di Follis. La cantina di Follis è studiata interamente dal giovanissimo Head Sommelier dell’Antico Arco e buyer dell’insegna di Fiumicino – Alessio Carati – che ha composto una carta dei vini imponente: 540 etichette tra rossi, bianchi, rosati e bollicine tra Italia e il resto del mondo. Vini, alcuni pregiatissimi, raccontati da 2 sommelier agli ospiti delle due aree. È proprio la cantina e il bar, il bere bene insomma, a far da collante tra la zona Living e la zona Slowly. Una grande bottiglieria accompagna all’accesso della seconda area.

Slowly Follis

Qui il tempo scorre lento e ogni piatto si degusta per rintracciare il pensiero sottostante. Appena arrivati nella sala il colpo d’occhio è assicurato, un design lussuoso e ricercato avvolge tutto l’ambiente e trova la sua massima espressione nelle installazioni in legno, dai due polipi intrecciati alle basi dei tavoli sorretti dai tronchi di quercia che si diramano per sostenere la base in vetro. Le luci sottolineano poi gli aspetti più affascinanti dell’arredo come per il grande logo Follis illuminato al centro della sala. Tre tavoli primari tondi predisposti per la degustazione quasi fossero degli chef’s table, poltrone e un grande divano donano calore all’ambiente.

Il menù si apre con l’Exordium (un anello di congiunzione tra cocktail bar e cucina), per un benvenuto dello Chef in accompagnamento a un drink, cui seguono due combo di piatti alla carta in abbinamento – Maris e Terrae a 70 €p.p. ed infine Confido, un percorso degustazione di 7 portate a 100 € p.p. attraverso cui ci si affida completamente nelle mani dello Chef.

Un menù che presenta rivisitazioni di piatti della tradizione e delle sue origini, un menu per così dire “di una terra bagnata dal mare”. Accade così che il cannolo siciliano e l’agnello sardo si incontrano ne “Le mie radici” (taco di pane carasau con agnello, erbe selvatiche, alici di Sciacca e caciocavallo ragusano). “La nostra carbonara” in versione liquida nell’agnolotto in brodo di guanciale con tartufo nero; “Ricordi d’infanzia” Malloreddus in crema di carciofi, liquirizia e ragù di lumache di terra. Due anime anche per le materie prime, tutte locali, che da Follis vivono di circolarità e dove “lo scarto” di uno diventa un’opportunità di creatività per l’altro.

Un progetto ambizioso per valorizzare il territorio

Il concept di comunicazione del progetto Follis è stato curato da ADland srl, che ha ideato un messaggio forte e chiaro: Follis è uno chef con due anime. Il ristorante vuole esaltare il territorio, le sue materie prime, la sua storia e la sua cultura gastronomica, contaminata dalle esperienze dello chef Daniel Celso e della sua brigata.

Inoltre, Follis ha l’obiettivo di divenire uno dei punti di riferimento del territorio per la cucina di qualità, dove vivere momenti di puro piacere e relax. “Non perdete il tempo, venite a viverlo da Follis!”

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