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Da Fiumicino al palco dell’Ariston: Mara Sattei sbarca a Sanremo 2023 

Da Fiumicino al palco dell’Ariston: Mara Sattei sbarca a Sanremo 2023 

Dalla passione per il canto, passando per Amici di Maria De Filippi, per sbarcare poi all’Ariston: Mara Sattei, pseudonimo di Sara Mattei, esordisce a 27 anni in gara a Sanremo 2023 con il brano ‘Duemilaminuti’, scritto per lei da Damian David dei Maneskin e composto da Damiano con il fratello di Sara, Davide Mattei (Tha Supreme) e con Enrico Brun.

Nata a Roma il 28 aprile 1996 e cresciuta a Fiumicino, Sara Mattei  si appassiona alla musica fin da bambina, quando inizia a studiare pianoforte e canto. Nel 2008 comincia ad essere conosciuta sul web grazie al suo canale YouTube, dove pubblica video di cover. Poi, nel 2014 partecipa ad Amici di Maria De Filippi, e da lì la diventa ancora più note: nel 2019 decide di invertire le iniziali del suo nome e cognome diventando Mara Sattei, il nome d’arte con cui è conosciuta oggi.

Partecipa a molti progetti musicali, collaborando con il fratello Davide “Tha Supreme”, ma la vera notorietà la conquista nel 2021, quando escono i suoi singoli “Scusa” e “Ciò che non dici”. Il primo tour arriva nel 2022, a seguito della pubblicazione del suo primo album “Universo”. Nel 2022, Mara Sattei presenta ad Amici il suo singolo con Giorgia “Parentesi”. Nell’estate 2022 la sua carriera spicca il volo grazie al singolo di successo con Fedez e Tanani  intitolato “La Dolce Vita”. 

“Sono contentissima di essere a Sanremo – ha dichiarato Mara Sattei -. E ancora di più di esserci con un brano che affronta un tema così forte. Per me si apre un nuovo capitolo”. Un brano forte quello che porterà sul palco dell’Ariston, che parla di un amore tossico e di una donna che è stata innamorata del suo carnefice.

“Un tema purtroppo molto attuale – dice l’artista – rapporti di coppia segnati dalla violenza, anche psicologica, che spesso è difficile da riconoscere. Sono felice di arrivare a Sanremo con questo brano, di poter raccontare anche questo testo, dove c’è una donna che si risveglia e si rende conto che quello che ha vissuto è un castello di carta, che si sbriciola nella consapevolezza”.

Sulla genesi del brano, racconta: “Tutto nasce da Damiano, che mi ha voluto fare ascoltare il brano che aveva scritto, dicendo che lo trovata molto adatto a me, anche alla mia vocalità. Così ci siamo visti in studio e mi è piaciuto subito tantissimo. Abbiamo fatto un bel percorso insieme, anche molto divertente. Poi è subentrato anche mio fratello. Con Damiano abbiamo lavorato a mettere enfasi su alcuni punti precisi del testo, visto il tema”, sottolinea.

Per Mara Sattei il 2022 è stato l’anno della consacrazione: “Un anno pieno di tante cose che mi hanno fatto crescere. Un anno anche molto formativo dal punto di vista artistico. Quindi mi sentivo pronta per esordire a Sanremo: dal Teatro Ariston parte un nuovo percorso e una nuova musica“.

Dell’esordio al festival, dice: “Cerco di non pensare troppo al riflesso emotivo, mi sto concentrando sulla preparazione. La mia prima volta con l’orchestra è stata una cosa che non dimenticherò mai: avevo i brividi“. Nella serata delle cover, Mara Sattei si esibirà con Noemi. Non si può dire però ancora il brano: “Posso dire solo che è un evergreen della discografia italiana. Sul quale, con Noemi, metteremo i nostri mondi insieme”.

Il suo rapporto con Sanremo è di lunga data, nonostante la giovane età: “Io l’ho sempre guardato, sin da piccola, con i miei, in casa. Poi crescendo l’ho seguito a tratti. Ma con l’impronta data da Amadeus, tutta la mia generazione è tornata a guardare al festival come una tappa fondamentale. Amadeus ha aperto le porte anche alla parte più giovane e sperimentale della musica di oggi e questo ha fatto sì che il festival prendesse piede anche tra i più giovani. E non solo in Italia. Visto che il successo internazionale dei Maneskin è partito dall’Ariston”.

“Il primo ricordo di Sanremo, avevo 5 anni, è quello di Gerardina Trovato con ‘Gechi e Vampiri’. Andai in loop pesante, intere giornate davanti alla radio aspettando quel brano: i miei non ne potevano più”, ride. “Un altro brano che mi ha segnato, anche nel mio rapporto con la musica, è stato ‘Ti regalerò una rosa’ di Simone Cristicchi. Non solo perché era brano con un tema importante come quello della salute mentale ma perché lui lo portò sul palco con un approccio molto personale e originale al rap”, aggiunge.

Dei colleghi che troverà in gara quest’anno dice: “Mi incuriosisce Giorgia, anche proprio da fan, perché sono cresciuta con lei. Però devo dire che mi incuriosiscono anche tutti gli altri. Il festival è bello anche per questo, è un crocevia artistico. Mi piace l’idea di stare tutti insieme per tutti questi giorni, scambiare esperienze”. Il FantaSanremmo? “Sicuramente è un modo anche per allentare le tensioni e pensare a qualcosa di più leggero e divertente”, conclude.

Il singolo del festival per ora non fa parte di un album, ma in cantiere c’è musica nuova: “Sto lavorando a tanta musica nuova, – conclude l’artista – con nuove sonorità. Sicuramente questo 2023 porterà altre novità“.  (Fonte: Adnkronos)

(Foto – Instagram @mara.sattei)

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