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Barbie: quando un film grida alla parità di genere 

Barbie: quando un film grida alla parità di genere 

Tacchi a spillo, zero imperfezioni, look impeccabile, sorrisi e buon umore: questa è l’immagine di Barbie a cui da sempre siamo abituati. Ed oggi la vediamo per la prima volta in un live action sul grande schermo, interpretata dalla bellissima Margot Robbie: un’interpretazione magnifica la sua, che ha veramente dato vita alla bambola compagna di giochi preferita di tutte le bambine. Ma chi si aspettava di vedere una commedia divertente, fatta di rosa, brillantini e vestiti glamour, rimarrà deluso... perché il film di Barbie è molto più di questo…

A Barbiland tutti i giorni solo uguali raggianti e pieni di cose belle: lì governano le Barbie che sono presidentesse, giornaliste, astronaute, dottoresse, vincitrici del premio Nobel e qualsiasi cosa desiderino essere. Sono loro a comandare mentre gli uomini, i Ken, sono solo “accessori” delle donne bellissime di cui sono follemente innamorati: per Ken, interpretato in modo magistrale da Ryan Gosling, è un bel giorno “solo se Barbie lo guarda”, nonostante lei lo continui a respingere come fidanzato ed a vederlo solo come un amico.

Le donne regnano, quindi al contrario del mondo reale dove sono gli uomini a comandare e non esiste ancora la parità dei sessi. Ma quando Barbie ha un malfunzionamento con cui comincia a diventare imperfetta, gli equilibri tra i due mondi si rompono e si rovesciano. Quando varcano il portale, infatti, Barbie e Ken hanno una doccia fredda sullo stato delle cose: battute sessiste nei confronti di Barbie e tanto rispetto per Ken. E lì che quest’ultimo scopre il “patriarcato” e lo porta a Barbiland per comandare. Barbie, invece, rimane sconvolta dalla poca considerazione che hanno le donne sulla Terra, ma quando torna a casa trova le sue amiche succubi dei Ken. Urge quindi un piano per rimettere le cose al loro posto, ma non sarà così facile come sembra…

Questo film non è solo divertente, ma ti fa riflettere su temi sociali tremendamente attuali: è un film troppo femminista? Non credo visto che spinge le donne ad accettarsi per quello che sono, ad essere se stesse in ogni occasione, a credere sempre nei propri sogni e nelle proprie capacità per raggiungere qualsiasi traguardo, a non farsi schiacciare da un sistema discriminante. E’ un film troppo maschilista? Nemmeno, perché personalmente non ho mai visto Barbie come un modello di perfezione da emulare: tramite lei davo sfogo alla mia immaginazione per essere chiunque disideravo. E’ grazie a lei che ho vissuto le migliori avventure e tutte le vite che sognavo.

Sono convinta che l’importante messaggio lanciato dal film sia solo uno: abbiamo urgentemente bisogno della parità dei sessi. Barbie può essere quello che vuole, senza nessuno che glielo impedisca; Ken deve trovare se stesso e credere nelle sue capacità, senza dipendere da nessuno. Pari diritti e pari opportunità, quindi, ponendo la parola fine alle lotte quotidiane per ottenere ciò che ci spetta di diritto.

(Foto e video: Youtube @Warner Bros. Italia)

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