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Con i primi caldi tornano i gechi: gli alleati nella “caccia alle zanzare”

Con i primi caldi tornano i gechi: gli alleati nella “caccia alle zanzare”

Fiumicino, 19 giugno 2025 – “Ed eccoli di nuovo, puntuali come l’estate: con le prime serate calde, tornano i gechi. C’è qualcosa di familiare in questa silenziosa abitudine stagionale. Le finestre restano aperte per far entrare un po’ di quella brezza leggera che smuove appena le tende, e immancabilmente, uno di loro fa capolino.

Di solito sono i più piccoli, cuccioli curiosi e ancora inesperti, attratti dalla luce fioca della casa. Si arrampicano lungo il muro, superano il davanzale e, senza rendersene conto, varcano la soglia. Poi restano lì, spaesati, a guardarsi intorno con occhi grandi, come se cercassero una via d’uscita da quel mondo alieno troppo luminoso per loro.

Una situazioni di cui molti saranno stati spettatori, soprattutto in una città come la nostra, caratterizzata dal tipico clima mediterraneo, con estati calde e afose, e abitazioni spesso circondate da giardini e spazi verdi. Un habitat perfetto per la proliferazioni di questi simpatici ed utilissimi rettili, graziosi maestri dell’arrampicata, che vivono pacificamente tra noi. La loro abilità di camminare perfettamente ovunque, è resa possibile da milioni di setole microscopiche presenti sui cuscinetti delle zampe, che interagiscono a livello molecolare con le superfici grazie alle forze di van der Waals.

I gechi, predatori notturni, appartengono alla famiglia dei Gekkonidae e si trovano in quasi tutte le aree temperate e tropicali del mondo. In Italia è comune incontrare il geco muraiolo, spesso visibile al tramonto, mentre si muove in cerca di zanzare, falene, mosche e altri insetti.

I gechi non devono essere disturbati, una regola che vale in realtà per tutti gli animali selvatici. Osservarli con rispetto e ammirazione, è un’occasione per scoprire la loro rapidità nel catturare una preda, o per ascoltare il loro curioso verso: un suono simile a piccoli clic o brevi squittii, che emettono raramente, soprattutto per comunicare con altri membri della famiglia.

Cosa fare per una convivere in armonia con i gechi:

* Lasciare aperti spiragli in modo che possa uscire da solo qualora si sia avventurato tra le nostre mura domestiche
* Spegnere luci forti nei pressi delle finestre di sera, per non attirarli.
* Creare piccoli angoli verdi nel giardino o sul balcone, che favoriscono insetti, di cui si nutrono, e offrono rifugi naturali.
* Osservarli con discrezione, senza cercare di catturarli o spaventarli.

* Non usare insetticidi chimici in zone frequentate dai gechi: sono sensibili e possono esserne intossicati.
* Non ucciderli né cacciarli: non sono pericolosi per l’uomo e svolgono una funzione ecologica utile.
* Non bloccare le uscite se entrano accidentalmente in casa: forzarli a restare può causare loro stress e disorientamento.
* Non toccarli con le mani nude, soprattutto se si tratta di esemplari giovani e fragili, èuna buona regola per diverse ragioni, sia per la loro salute che per la nostra. Il contatto con le mani umane può infatti, rimuovere lo strato protettivo naturale della loro pelle, causare stress elevato, che per un piccolo rettile può risultare pericoloso e danneggiare la coda, che può staccarsi come meccanismo di difesa.

Inoltre anche se le nostre mani ci sembrano pulite, possono essere ricoperte da residui di saponi, creme o disinfettanti, tutte sostanze irritanti o tossiche per un animale così piccolo.

Quindi se proprio dobbiamo spostarli, è bene usare un foglio rigido e un contenitore, senza afferrarli direttamente. Dopo il contatto, è importante lavare sempre le mani: anche se i gechi sono innocui, come tutti i rettili, possono essere portatori di salmonella.

In fondo, basta poco per convivere serenamente con queste piccole creature che ogni estate, si affacciano alle nostre case e se li lasciamo alloggiare indisturbati ,potremmo scoprire che sanno essere ottimi alleati nella “caccia alle zanzare”.

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